I carabinieri di Cesenatico hanno
eseguito tre arresti nei confronti di giovani, tutti residenti
nel riminese, a carico dei quali i militari hanno raccolto
numerosi indizi di colpevolezza e ritenuti presunti responsabili
di due feroci rapine avvenute tra Cesenatico e Longiano nei
primi giorni di novembre.
Il gruppo, a quanto emerso, utilizzava lo stesso modus
operandi: attirare le vittime, sempre uomini, attraverso una
nota chat d'incontri e organizzare un appuntamento con uno degli
autori che faceva da esca, il quale si fingeva interessato ad
approfondire la conoscenza del soggetto contattato. L'incontro
veniva fissato, di notte, in un luogo isolato delle campagne di
Cesenatico e Longiano. Qui la vittima - appena arrivata e scesa
dalla sua autovettura, pensando di incontrare la persona con cui
aveva chattato - si ritrovava circondata dal branco, col volto
travisato da maschere, e veniva picchiata, immobilizzata e
legata con fascette di plastica. I rapinatori a quel punto
sottraevano soldi e cellulare alla vittima e, con la sua stessa
auto, la portavano a uno sportello bancomat, solitamente nel
Riminese, dove, dietro ulteriori minacce di violenze, la
costringevano a prelevare altri contanti e a effettuare bonifici
sulla loro carta ricaricabile. Poi si dileguavano, dopo aver
minacciato di morte la vittima se parlava e abbandonandola in
stato di shock.
Le indagini dei militari hanno individuato un'auto ricorrente
nei vari episodi. Da questa pista si è arrivati a uno dei
presunti rapinatori, un 24enne incensurato, di origini
straniere, e da qui si è risalito ai complici. Sulla base dei
gravi e concordanti elementi indiziari raccolti dai carabinieri
e, valutata la violenza e pericolosità dei tre, il Gip di Forlì,
ha convalidato gli arresti, disponendo per i tre, in attesa del
processo, gli arresti domiciliari.
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