Ammonta ad oggi a 48,2 milioni di
euro, su una dotazione finanziaria complessiva di 92,4 milioni
euro, il totale delle progettualità approvate nell'ambito del
Programma regionale Valle d'Aosta Fesr 2021-2027, finanziato al
40% dall'Unione europea, al 42% dallo Stato e al 18% dalla
Regione. Il dato è emerso in occasione della riunione all'Area
megalitica del comitato di sorveglianza del Programma regionale
Valle d'Aosta Fesr 2021-2027 e del Programma operativo
'Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (Fesr)'.
Sono stati illustrati, in particolare, gli interventi già
avviati e finanziati nell'ambito della digitalizzazione dei
servizi della pubblica amministrazione, dell'efficientamento
energetico degli edifici pubblici, della promozione di energie
rinnovabili, della messa in sicurezza e prevenzione dei rischi
di natura idrogeologica, della mobilità sostenibile e di
valorizzazione degli asset culturali e turistici regionali.
"È stato un confronto interessante, che mostra un lavoro
positivo", afferma l'assessore agli Affari europei, Luciano
Caveri, che ha presieduto il comitato, a cui hanno preso parte
anche rappresentanti della direzione generale della Politica
regionale e urbana della Commissione europea, del dipartimento
per le Politiche di coesione e per il Sud della presidenza del
Consiglio dei ministri, del ministero dell'Economia e delle
finanze, del dipartimento della Ragioneria generale dello stato
- Igrue, del ministero dell'Ambiente e della sicurezza
energetica, dell'amministrazione regionale, del Partenariato
economico e sociale e degli organismi e organizzazioni che
rappresentano la società civile, ricerca e università.
"Aspettiamo di vedere - prosegue Caveri - se una parte di
risorse potranno essere riversate, al di là della ricca lista di
progetti in corso, su alcune necessità infrastrutturali legate
alla recente alluvione e ciò sulla base di un nuovo regolamento
europeo. Resta inteso che i fondi della politica di coesione
come il Fesr sono importanti e lo saranno ancora in futuro, come
già ben visibile sul nostro territorio. Abbiamo aggiunto la
nostra voce al no all'ipotesi che si discute a Bruxelles di un
accentramento della politica regionale e delle sue risorse sugli
Stati, umiliando il ruolo delle Regioni".
Riguardo al Programma operativo 'Investimenti per la crescita
e l'occupazione 2014/20 (Fesr)' è stato certificato alla
Commissione europea un ammontare di spesa che ha consentito di
saturare tutta la quota Ue assegnata.
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