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Crisi Real, anche Ancelotti cade. Tutti contro Mbappè

Crisi Real, anche Ancelotti cade. Tutti contro Mbappè

E' disastro in Champions: francese nel mirino, pagelle con 1 e 2

ROMA, 28 novembre 2024, 18:41

Redazione ANSA

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La nuova Champions League, fortemente avversata dal presidente Florentino Perez, risulta indigesta al Real Madrid abituato a dominarla e il 2-0 subito a Liverpool, terzo ko in cinque gare, ha fatto esplodere la crisi.

"La cruda realtà" titola il quotidiano Marca sopra l'immagine di Kylian Mbappé con la testa tra le mani dopo aver sbagliato il rigore del possibile 1-1 ad Anfield Road.

Dal suo tanto celebrato arrivo, la stella francese non si è mai espressa ai livelli attesi. Ieri ha vissuto un'altra serata da incubo e nelle pagelle dell'incontro si è meritato dei '2' e anche un '1'.

Alcuni tra media e tifosi, visto il rendimento del francese finora, sono arrivati a paragonarlo a oggetti misteriosi del passato 'merengue' come Anelka e Hazard. Carlo Ancelotti, invece, ha difeso Mbappé, ma anche il tecnico è nel mirino.

Se è presto per ritenere concrete le voci di un esonero, l'uomo solito festeggiare i titoli fumandosi un cubano oggi viene beffato sui social, apparendovi con la faccia piena di graffi, come era apparso in tv Pep Guardiola, con la testa e il volto pieni segnati ai suoi gesti di frustrazione dopo Manchester City-Feyenoord.

 

Il momento 'no' accomuna due dei più vincenti allenatori della storia, ma se a Manchester al momento non si fanno drammi in attesa della sentenza della Premier sulle presunte violazioni finanziarie, a Madrid la pressione rischia di diventare insostenibile. L'orgoglio madridista, gonfio all'inverosimile dopo anni di trionfi, non sopporta chi non tiene il passo e per questo all'italiano è chiesto un rapido cambio di rotta.

Secondo i media, prima del prossimo impegno in Liga, domenica prossima col Getafe, Perez e Ancelotti avranno un incontro per esaminare la situazione, che peraltro in campionato non è preoccupante come in Champions.

 

Il Real è infatti secondo in Liga, a -4 dal Barcellona ma con una partita da recuperare, mentre in Europa, con due sole vittorie e tre sconfitte, occupa al momento il 24/o posto, l'ultimo per accedere ai playoff, appena sopra un'altra big, il Psg, altrettanto in crisi. T

anti infortuni hanno decimato la rosa, l'ultimo ieri sera, con il centrocampista Camavinga che a causa di un problema muscolare alla coscia sinistra resterà fuori fino a tre settimane. Si tratta dello stesso infortunio di Vinicius Junior, anche lui fuori da diverse settimane. La speranza per Ancelotti è riavere entrambi a disposizione per la finale della nuova coppa Intercontinentale, il 18 dicembre.

Da tempo fermi i vari Carvajal, Militao, Tchouameni, Rodrygo e Alaba, il problema assenti potrebbe comunque acuirsi perchè anche Mbappé, Jude Bellingham e Brahim Diaz, doloranti dopo la partita di ieri, si sottoporranno domani a visite mediche. A quel punto, la riunione servirà magari anche a pensare a qualche rinforzo per gennaio. Per la difesa si parla perfino del romanista Hermoso, nonostante il suo passato nell'Atletico Madrid. La squadra al momento è al fianco del tecnico, che predica pazienza, un discorso non facile in un ribollire di critiche che vengono anche da grandi ex come Gareth Bale e Predrag Mijatovic, secondo i quali Ancelotti non ha più in mano la squadra, almeno come gestione del gioco. 

 

A inizio novembre, secondo alcune fonti, l'allenatore era sul punto di saltare, evento scongiurato dalla reazione in Liga, ma ora il flop col Liverpool ha fatto tornare la tensione a livelli di guardia. E l'evanescenza di Mbappè certo non aiuta. Rigore sbagliato a parte, col Liverpool non è mai riuscito a fare la differenza, con solo un tiro in porta, a partita quasi finita, 15 palloni persi e solo sei duelli vinti su tredici. Sfiduciato e deluso, il francese non riesce a cambiare marcia ed è diventato il simbolo vivente di questo Real che non va. Anche il gioiello brasiliano Endrick, finora impiegato con il contagocce, non incide. E all'orizzonte, in Champions, c'è un'Atalanta che vola.  

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