L'esperienza d'indagine di
Linea di Confine per la Fotografia contemporanea è protagonista,
a seguito del deposito della propria collezione nella Fototeca
della Biblioteca Panizzi, di un'ampia esposizione - 'On
borders/Sui confini', in programma al Palazzo dei Musei di
Reggio Emilia dall'8 dicembre al 23 marzo - con opere
provenienti dalla collezione ed esito delle oltre trenta
indagini realizzate dal 1990 al 2022 sul territorio regionale e
nazionale. Promuovendo la ricerca fotografica sulle
trasformazioni del territorio, affiancata dall'originale
esperienza formativa dei "Laboratori di fotografia", Linea di
Confine ha rappresentato, nel panorama italiano ed europeo, una
delle esperienze d'indagine territoriale più significative nel
settore della committenza pubblica. Coordinata da un gruppo di
lavoro composto da fotografi, urbanisti e storici della
fotografia, Linea di Confine ha avuto come interlocutori enti
pubblici e privati, con i quali ha condiviso indagini e progetti
nel corso di più di trent'anni di attività.
La mostra - con oltre 260 opere (compresi quattro video)
prodotte da 36 autori - rappresenta la prima ed esauriente
esposizione della collezione di Linea di Confine, corredata da
documenti, interviste, pubblicazioni e fotografie di
documentazione dei momenti più significativi dell'attività
dell'associazione. Fra i fotografi partecipanti alle attività
d'indagine, italiani come Guido Guidi, Olivo Barbieri, Walter
Niedermayr, Paola De Pietri ed europei come Michael Schmidt,
Axel Hütte e Gilbert Fastenaekens, ed esponenti di rilievo del
gruppo americano Nuovi Topografi. Attraverso il recupero della
rappresentazione della via Emilia in un paesaggio profondamente
mutato, il racconto della costruzione di una grande
infrastruttura come la Tav, il confronto con temi culturali e
sociali come l'assistenza sanitaria pubblica, il welfare, il
lavoro e i nuovi spazi della produzione, Linea di Confine ha
raccolto una documentazione di grande valore culturale ed
artistico sulle trasformazioni economico-sociali del territorio,
emiliano e non solo, attestando la funzione pubblica che la
fotografia può assumere nell'ambito della committenza.
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