L'intelligenza artificiale come
strumento di inclusione, specialmente per le persone con
disabilità, nelle attività sportive, sociali e collettive.
Questo uno dei punti fondamentali affrontati nel corso del
convegno 'Impatto dell'intelligenza artificiale su sviluppo
sostenibile, sport e cultura dell'inclusione' tenutosi oggi a
Roma e promosso da Attività sportive confederate (Asc) e
Confcommercio imprese per l'Italia. "Asc è tra coloro che più
promuovono questa inclusività sul territorio, che restituisce a
chi è affetto da disabilità un aspetto importantissimo,
l'autonomia", ha sottolineato nel corso dell'evento
l'amministratrice di Skyfitness, Giada Barzon.
Nel corso dell'incontro è stato mostrato il video in cui
l'atleta paralimpico Kevin Piette, tennista paraplegico
francese, sfila lungo le vie parigine portando la fiamma
olimpica nell'ultimo tratto cittadino del percorso, indossando
un esoscheletro che gli consente di camminare grazie a sensori e
motori intelligenti. "Un esempio di sinergia tra IA e
meccatronica applicata alla robotica biomedica", ha continuato
Barzon, "che mostra quanto sia importante l'autonomia per le
persone con disabilità: riuscire a portare a termine compiti
'normali' insieme a persone normodotate ha un risultato
psicologico importante anche per quanto riguarda la crescita
personale. Questa tecnologia dà libertà, aiuta a sentirsi più
liberi".
Aspetto sottolineato, a distanza, anche dalla ministra per le
Disabilità Alessandra Locatelli. "Abbiamo deciso di dedicare una
delle 8 priorità della Carta di Solfagnano, il documento finale
del primo G7 Inclusione e Disabilità, a questo tema molto
attuale, che richiede di essere approfondito", ha affermato la
ministra. "Abbiamo assunto l'impegno di favorire il dialogo con
imprese, associazioni, mondo accademico e coloro che si occupano
di questioni etiche per garantire che i sistemi siano sicuri,
sviluppati, distribuiti e utilizzati in modo etico, responsabile
e non discriminatorio, richiedendo che i professionisti del
digitale siano consapevoli e formati in materia di
accessibilità". Un elemento da agevolare "per garantire processi
di inclusione sociale" che consentano di "migliorare e
semplificare la vita delle persone".
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