"La bellezza delle Cinque Terre,
patrimonio dell'umanità e icona riconosciuta in tutto il mondo,
ci affida una grande responsabilità: accogliere milioni di
visitatori ogni anno offrendo loro un'esperienza trasformativa,
capace di lasciare un segno indelebile nella memoria e di
trasmettere un sentimento di rara bellezza. L'obiettivo è che il
visitatore si approcci al nostro territorio con lo stesso
spirito di rispetto di chi entra in una cattedrale, vivendo
un'emozione profonda da portare dentro di sé, più che da
immortalare con un telefono". Lo ha detto Lorenzo Viviani,
presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, durante il
forum per la Carta Europea per lo Sviluppo Sostenibile (Cets)
che si è tenuto presso la Camera di Commercio della Spezia.
"Le Cinque Terre sono un Parco antropizzato, dove l'uomo è al
centro di un equilibrio delicato e prezioso. Per questo,
l'ascolto, la collaborazione e lo scambio con le comunità locali
che vivono e lavorano sul territorio sono fondamentali", ha
aggiunto Viviani. Ad oggi sono oltre 160 le strutture ricettive
e della ristorazione che hanno aderito alla rete ottenendo il
marchio di qualità del Parco.
"Con il suo carattere volontario e i suoi obiettivi
condivisi, la Cets rappresenta uno strumento prezioso di
partecipazione - ha ricordato Patrizio Scarpellini, direttore
del Parco -. Promuove infatti il coordinamento tra politiche
territoriali, favorendo uno sviluppo sostenibile che tutela il
patrimonio culturale e naturale condiviso. In questo senso, la
metodologia proposta dalla Cets si conferma una risposta
concreta e valida alle sfide del turismo sostenibile". Nel 2025
è fissato il rinnovo dell'adesione dell'area protetta alla
Carta.
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