Nuove proteste a difesa degli asili
nido e scuole d'infanzia a Genova. Famiglie e lavoratori
chiedono più fondi pubblici e assunzioni che possano consentire
una regolare turnazione degli insegnanti e oggi alcuni genitori
si sono presentati in consiglio comunale, nello spazio destinato
al pubblico, portando con loro anche i figli piccoli, alcuni
poco più che neonati. La protesta, accompagnata anche
dall'esposizione di uno striscione con scritto "I diritti dei
bambini sono il futuro di Genova" ha visto qualche momento di
tensione. Dapprima quando la polizia locale ha fatto notare che
i vagiti dei bimbi potevano disturbare la seduta e poi quando è
stato tirato fuori, appunto, lo striscione, azione vietata dal
regolamento dell'aula. Alcuni genitori sono stati fatti uscire
dalla sala rossa, non senza proteste.
"Proprio oggi è stata indetta un'assemblea sindacale, molti
nidi e scuole d'infanzia non hanno potuto garantire il servizio
pomeridiano e molte famiglie dovranno arrangiarsi per gestire
l'ennesimo disservizio - dicono le famiglie - consci del fatto
che la responsabilità di tali disservizi non è dei lavoratori ma
dell'amministrazione locale, che ancora non ha ancora garantito
soluzioni concrete al problema, ci è sembrato il momento giusto
per portare le 800 firme raggiunte dalla petizione direttamente
in Comune".
Per la mancanza di organico i servizi dell'infanzia hanno
difficoltà a raggiungere la presenza di un numero di insegnanti
congruo per garantire il servizio, anche in caso di assenze e
malattie del personale. Una situazione che in queste settimane
ha creato molto disagi per le famiglie, costrette a trovare
alternative all'ultimo minuto è stato spiegato. Dopo una breve
sospensione della seduta, per ricomporre la situazione sugli
spalti, alcuni genitori sono stati ricevuti dall'assessora ai
Servizi educativi Marta Brusoni.
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