BRUXELLES - "Il mercato unico è il nostro gioiello della corona, la pietra angolare della costruzione europea, secondo le parole di Jacques Delors. Il mercato unico è sempre stato un'enorme conquista, un'ambizione e allo stesso tempo un progetto incompiuto. Congelato a un certo livello di integrazione, per poi evolversi ulteriormente. Perché, ogni volta che ci troviamo di fronte alla necessità di rinnovare la nostra competitività, di rinnovare la nostra prosperità, non si può prescindere dal potere del mercato unico e dal suo enorme potenziale". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa incontrando il Comitato Economico e Sociale.
"In secondo luogo, dobbiamo ascoltare l'ultimo appello di Enrico Letta e Mario Draghi ad aumentare la nostra produttività. Perché hanno ragione: se non aumentiamo la produttività, non saremo più leader nelle nuove tecnologie. O non saremo leader nella lotta al cambiamento climatico. O sacrificheremo la nostra autonomia sulla scena mondiale. Non possiamo fare tutte e tre le cose allo stesso tempo senza una maggiore produttività. Ecco perché sostengo l'idea di una bussola per identificare le priorità e i modi più rapidi per sradicare gli ostacoli alla crescita. Una bussola che possa facilitare uno stretto coordinamento tra tutti i livelli. È così che si rende operativa la costruzione della competitività. È così che garantiamo un'azione efficace", ha spiegato Costa secondo il quale non solo gli investimenti privati ma "anche i fondi pubblici sono essenziali. Per investire nel nostro futuro sostenibile. E per catalizzare i finanziamenti privati in progetti innovativi. Pertanto, dovremmo guardare al prossimo bilancio dell'Unione europea con mente aperta".
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