"Il vostro è un lavoro duro, che
richiede sacrificio e tenacia, di fronte sia alle sfide di
sempre, sia a nuovi urgenti problemi, come il difficile ricambio
generazionale, i costi che continuano a crescere, la burocrazia
che soffoca, la concorrenza sleale delle grandi multinazionali".
Così papa Francesco si è rivolto alle rappresentanze dei
pescatori, le associazioni di categoria e i sindacati, ricevuti
in udienza stamane nell'Aula Paolo VI. "Questo però - ha
aggiunto - non vi scoraggia, anzi alimenta un'altra
caratteristica vostra: l'unità". "In mare non si va da soli - ha
sottolineato il Pontefice -. Per gettare le reti è necessario
faticare insieme, come equipaggio, o meglio ancora come una
comunità in cui, pur nella diversità dei ruoli, il successo del
lavoro di ciascuno dipende dall'apporto di tutti". "In questo
modo la pesca diventa una scuola di vita - ha concluso Francesco
-, al punto che Gesù la usa come simbolo per indicare la
vocazione degli apostoli: 'Venite dietro a me, vi farò diventare
pescatori di uomini'".
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