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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
Partirà venerdì 29 novembre alle
ore 9,30 da piazza Mancini a Napoli, per raggiungere piazza
Matteotti dopo aver attraversato il corso Umberto e via
Guglielmo Sanfelice, il corteo organizzato da Cgil e Uil in
occasione dello sciopero generale proclamato dalle due
organizzazioni contro la manovra di bilancio. La manifestazione,
che sarà di carattere regionale, sarà conclusa dagli interventi
di Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e
Campania e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.
Saranno più di cento i bus, messi a disposizione dei lavoratori
dalle strutture sindacali, che raggiungeranno il capoluogo da
ogni provincia fin dalle prime ore del mattino. Le motivazioni
della mobilitazione, che è stata preceduta da numerose assemblee
e iniziative nei luoghi di lavoro, sono state illustrate questa
mattina nel corso di una conferenza stampa.
"La presenza di Bombardieri alla manifestazione di Napoli - ha
affermato il segretario generale della Uil Napoli e Campania,
Giovanni Sgambati - testimonia che c'è un'attenzione dei massimi
livelli nazionali a un mondo del lavoro del Mezzogiorno, ma
soprattutto alla grande difficoltà che vive la manifattura del
Sud, in particolare qui in Campania, a partire da Stellantis e
Leonardo. E forti difficoltà ci sono in settori che sono anche
diritti fondamentali come la sanità, l'istruzione e la mobilità
pubblica. Quindi, insieme alle ragioni per rivalutare i salari,
la mobilitazione riconferma che c'è un mondo del lavoro che non
si piega, che non accetta i padroni, non accetta i comandi. Noi
vorremmo interloquire con il governo, non siamo per prendere
ordini. E' un mondo del lavoro che sa opporsi".
"Ci hanno costretto a proclamare un nuovo sciopero generale,
dopo quello del dicembre dello scorso anno - ha spiegato il
segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -
perché il governo Meloni ha fatto ancora una manovra che ipoteca
il futuro del Paese per i prossimi sette anni. Deve rispettare
il Patto di stabilità dell'Europa e fa solo tagli. Non aumenta i
salari, non guarda ai pensionati, alla scuola, al mondo
dell'industria. Per quanto riguarda la sanità invece vengono
destinate risorse solo alle strutture private. La Campania è in
difficoltà e ha bisogno di risposte urgenti da una manovra che
dovrebbe essere tarata su quelli che sono i veri bisogni e i
diritti del mondo del lavoro".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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