"Ho smesso di essere permaloso quando facevo le scuole elementari. Non ci rimango male. Dovrei fare un altro mestiere se ci rimanessi male". Così Matteo Salvini risponde a Radio24 una domanda sui rapporti con Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier che ha invitato il collega di governo ad occuparsi delle sue competenze in materia di Trasporti e non di politica estera.
"Semplicemente ho ribadito quella che è una mia convinzione da sempre, il diritto alla difesa e all'esistenza di Israele, ribadendo che a mio avviso Netanyahu non è un criminale di guerra equiparabile ai terroristi islamici di Hamas. Poi, come Tajani fa i commenti sulle banche o sulla Rai, da vicepresidente del Consiglio è liberissimo di farlo. Ritengo che essendo vicepresidente del Consiglio anch'io, a precisa domanda che lei mi può fare io possa dare un'altrettanto precisa risposta".
Riguardo al taglio del canone Rai, emendamento della Lega al dl fisco non passato per il voto contrario di Forza Italia, Salvini non ha drammatizzato in vista della manovra: "Conto che sia un episodio, non è un emendamento che mette in discussione un governo che è il più stabile d'Europa".
L'ops Unicredit-Bpm
"I cittadini hanno bisogno di banche vicine al territorio. Le grandi operazioni hanno allontanato il credito dai cittadini" ha detto Salvini, tornando sul caso Unicredit-Bpm e ha aggiunto di essere d'accordo con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sul potenziale rischio di perdita di posti di lavoro e di chiusura di "centinaia" di sportelli. L'eventuale ricorso al Golden power sarebbe quindi legato a questi aspetti.
Tensioni su Zaia
Le tensioni nella Lega su Luca Zaia "sono invenzioni. Ci sta, siamo un Paese democratico e ogni giornalista ha il diritto di inventare, ma la realtà è diversa. Il giornalista a volte confonde i propri desideri con la realtà" ha commentato il vicepremier. "Zaia è una grande risorsa. Se non ci sarà la possibilità di rieleggerlo, potrà avere altri incarichi". Parlando quindi dei vari candidati alla guida della Lega in Lombardia, Salvini ha aggiunto che "qualora riuscissero a trovare un accordo, sarebbe bello soprattutto per i militanti. Se ci riusciranno sarò contento", ha detto precisando però di essere solo "un congressista".
Precettazione agli scioperi
"E' chiaro che il diritto allo sciopero è tutelato dalla Costituzione e anche dal buon senso, tanto che sono stati quasi mille gli scioperi da inizio anno. Le opposizioni che parlando di diritto allo sciopero limitato hanno qualche problema con la matematica" ha ribadito Salvini che è pronto a precettare anche a dicembre e che a suo giudizio il leader della Cgil, Maurizio Landini, "fa politica".
La situazione a Corvetto
"Ci sono delle minoranze che sono un problema, c'è il tema delle baby gang che ormai è un'emergenza nazionale e l'aumento delle forze dell'ordine è solo una delle risposte, insieme all'aumento degli insegnanti" ha detto Salvini sui fatti di Corvetto. "Ho apprezzato enormemente le parole di equilibrio della famiglia di Ramy, non ho apprezzato chi dà fuoco ai cassonetti. Sono una minoranza che va isolata. - ha aggiunto - Approfitto per condividere il caffè con le forze dell'ordine, perché non siamo nel far west con la polizia che insegue persone a caso. Di fronte all'alt di una pattuglia, ti fermi. Ramy non era alla guida, c'era il suo amico, però è chiaro che se scappi da polizia e carabinieri ti metti a rischio. C'è da pregare e da attendere che le telecamere e la giustizia raccontino cosa è successo. Conto che la stessa comunità di Corvetto isoli quei criminali, quei delinquenti, questi casinisti che approfittano di ogni occasione per danneggiare", ha concluso Salvini.
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