Con 'Al limite della notte', 17/o
appuntamento della serie dei 'Concerti di Tokyo Kudan Minami',
presso l'Auditorium dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo
si è chiusa lo scorso 15 novembre la settimana che l'Istituto ha
voluto dedicare a Salvatore Sciarrino, protagonista della musica
italiana contemporanea. Lo ha ricordato il ministero degli
esteri sottolineando che, organizzata in collaborazione con
l'Associazione per la diffusione dell'arte contemporanea
italiana (Tokyo), la settimana si è aperta con tre giorni di un
doppio workshop tenuto dallo stesso Sciarrino e dedicato per un
verso a giovani compositori, per l'altro a giovani esecutori.
A conclusione, il saggio finale ha visto l'esecuzione sia dei
pezzi composti ex novo dai giovani musicisti, sia dei brani di
Sciarrino. I giovani partecipanti al workshop sono stati
selezionati da alcuni dei più prestigiosi conservatori del
Giappone: Tokyo University of the Arts, Tokyo College of Music,
Toho Gakuen School of Music, Kunitachi College of Music, Aichi
University of the Arts, Kyoto City University of Arts. Il
progetto di portare Sciarrino in Giappone - ha spiegato il
ministero - ha preso le mosse dalla prima giapponese della sua
opera 'Lohengrin' (1982 e 1984), eseguita al Kanagawa Kenmin
Hall di Yokohama il 5 e il 6 ottobre, nell'ambito dei
festeggiamenti per il 50/o anniversario della fondazione del
teatro. Organizzato dalla Kanagawa Arts Foundation, con Ai
Hashimoto nel ruolo della protagonista, il Lohengrin di Yokohama
è stato diretto da Yoichi Sugiyama, anche lui compositore oltre
che direttore d'orchestra, che ha pure diretto il concerto
finale presso l'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo il 15
novembre, interpretato da Keiko Murakami, flauto traverso, Kaori
Tanaka, clarinetto, Aki Kuroda, pianoforte, Aldo Campagnari,
violino, Yoshiko Hannya, viola, Aki Kitajima, violoncello,
Noriko Yakushiji, soprano.
Il concerto ha ripercorso rapsodicamente l'evolversi della
musica di Sciarrino dai primi anni Settanta a oggi, offrendo al
pubblico giapponese "l'opportunità di rivivere direttamente lo
snodarsi di un'esperienza artistica che ha segnato la storia
della musica contemporanea".
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