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Operai di Mirafiori: 'Tavares doveva andare via prima'

Operai di Mirafiori: 'Tavares doveva andare via prima'

Ai cancelli della fabbrica: "Tra i due meglio Marchionne"

TORINO, 02 dicembre 2024, 18:23

Andrea Doi

ANSACheck
Operai dell 'Hub economia Stellantis presso la porta 16 dello stabilimento Mirafiori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Operai dell 'Hub economia Stellantis presso la porta 16 dello stabilimento Mirafiori - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Doveva andarsene prima", "Ha fatto troppi danni". Ancora. "Speriamo che chi arriverà al posto suo porti lavoro". Gli operai delle presse di Mirafiori, che entrano ed escono dal cancello 16 di corso Settembrini, non parlano d'altro che delle dimissioni dell'amministratore delegato Carlo Tavares. E dai loro commenti si capisce che da queste parti nessuno alla notizia si è stracciato le vesti. Alle Presse, almeno, qualche giorno si lavora. Alle Carrozzerie, invece, la produzione è ferma fino a dopo l'Epifania.


    "Tavares non era all'altezza di poter guidare Stellantis, in un momento di crisi come questo. Speriamo che il futuro ora sia più roseo, perché qui sta morendo tutto" spiega Enzo, 57 anni.
    "Doveva andarsene prima, perché lui ci ha affondato. L'errore suo è stato quello di portare il lavoro all'estero", aggiunge Dario Candrilli, 46 anni. Alle presse, spiegano gli operai, si lavora ormai solo "due o tre giorni alla settimana". "Meglio che se ne sia andato, anche se ormai è troppo tardi. Da noi c'è gente che va in pensione, ma non c'è nessuno per rimpiazzarla e mezzo reparto non funziona. Lavoriamo al freddo e in mezzo alla sporcizia" aggiunge Aldo, 59 anni, di cui 38 passati in fabbrica.


    "Ci sarebbe da festeggiare, ma invece festeggerà lui con i nostri soldi. Mentre noi aspettiamo il messaggino in cui ci chiamano per lavorare, perché il nostro futuro è una cassa integrazione, all'infinito. Spero di andare in pensione presto, perché qui non si vive più. Tavares ha creato dei danni che noi continueremo a pagare" afferma Enzo Di Napoli, 60 anni. "Quello che non capisco e non mi va proprio è come mai riceverà oltre cento milioni di buonuscita. Per quale motivo? Un manager che porta danni all'azienda come ha fatto lui va penalizzato e non incentivato", evidenzia Nino, 65 anni.


    "Grazie a Dio è andato via - aggiunge Nino, tra l'approvazione dei colleghi che sono attorno a lui - ma John Elkann si è svegliato troppo tardi. Parlavano tanto male di Marchionne, ma era meglio lui. O almeno il meno peggio. Marchionne non avrebbe mai fatto nessuna fusione con i francesi".  
   

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