Gli ultimi dati relativi all'andamento del mercato italiano dell'auto confermano le difficoltà di Stellantis, anche se è stata soprattutto l'America il punto debole della gestione Tavares. A novembre i gruppo ha venduto in Italia 30.817 vetture, il 24,6% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo dal 29,3% al 24,7%.
Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 428.205 auto, con una flessione del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e la quota è scesa dal 32,4% al 29,4%.
Un nuovo dato negativo in un anno che si appresta a chiudere con il peggiore risultato sul fronte della produzione con solo 500mila unità e tanta cassa integrazione in tutti gli stabilimenti, a iniziare da Mirafiori dove l'attività produttive delle carrozzerie è di nuovo sospesa fino a dopo l'Epifania.
Quasi analogo lo stop della produzione a Pomigliano, previsto dall'11 dicembre all'8 gennaio.
Anche in Europa dove la crisi colpisce molti grandi costruttori, a ottobre il gruppo ha venduto 150.346 auto, il 16,7% in meno dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%. In difficoltà sono soprattutto i modelli elettrici, per i quali sono in testa alle vendite il gruppo Volkswagen e Tesla.
Tavares si è distinto negli ultimi mesi per la sua posizione diversa da quella di tutti gli altri costruttori automobilisti europei, interessati a un rallentamento sulla via dell'elettrico obbligatorio dal 2035. L'ad di Stellantis ha sempre insistito sulla necessità di mantenere la rotta e di non cambiare le regole in corso d'opera.
La situazione più difficile è quella degli Usa: nei primi nove mesi dell'anno, Stellantis ha visto ridursi le vendite del 17%, nel terzo trimestre ha subito un vero crollo del 36% a 299.000 veicoli contro i 470.000 dello stesso periodo del 2023.
Proprio l'andamento nel mercato americano, dove l'amministratore delegato è stato attaccato da concessionari e sindacati, è uno dei principali fattori che ha portato all'uscita anticipata di Carlos Tavares. Il manager ha parlato di difficoltà ed errori nell'ultimo Capital markets Day di Stellantis a giugno. E non è un caso che il presidente John Elkann abbia voluto al suo fianco come special advisor per gestire questa fase complicata proprio Richard Palmer che della realtà americana è un profondo conoscitore. Palmer, che faceva parte della squadra di Marchionne, è stato direttore finanziario di Stellantis e ha lasciato l'azienda nel 2023, sostituito da Nathalie Knight su decisione di Tavares.
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