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Il presepe dimenticato dei baroni Di Donato a Sant'Eframo

Il presepe dimenticato dei baroni Di Donato a Sant'Eframo

Preziosi pastori del 600 e del 700 in mostra, 2-8 dicembre

NAPOLI, 28 novembre 2024, 17:28

Redazione ANSA

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Una collezione dimenticata proprio nella città capitale dei pastori: dal 2 all' 8 dicembre a Napoli c'è la possibilità di scoprire il piccolo mistero di famiglia di Villa Donato: è il presepe dei Baroni di Donato di Sant'Eframo vecchio, con statuette del 600 e del 700. Tra gli artisti delle miniature vi sono Gori, Sanmartino, Mosca, Schettino, ed altri ancora, che, con il loro genio, il loro gusto, la grande creatività hanno arricchito le scene dei presepi con oggetti e dettagli, tutti ben conservati ed ancora originali.
    Il sito settecentesco ha custodito negli anni gran parte di questi manufatti ed è stato scenario di allestimenti importanti da metà '800 e da tardo '900, poi l'oblio. Ricerche storiche, principalmente presso l'Archivio di Stato di Napoli sono state condotte da Rossana Di Poce. L'esposizione in gestazione da più di un anno è realizzata grazie al contributo di Fondazione Banco di Napoli, Regione Campania. I pastori sono appartenuti ai Baroni di Donato è anche occasione per ricordare la nascita, un secolo fa, di Antonio de Mennato, erede dei Baroni di Donato, al quale la collezione stessa fu stata affidata, ma anche la chiusura della Villa, 50 anni fa, dopo la scomparsa di Maria de Mennato, figlia dell'ultima Baronessa di Donato. L'allestimento è curato dall'artista contemporaneo Marco Abbamondi, nei saloni della Villa, un casino di caccia affrescato, risalente all' epoca di Carlo III di Borbone e Ferdinando IV.
    Nel presepe sono raffigurati i dignitosi abitanti della campagna, cani, i tacchini, gli asini e i ronzini in scene di vita vissuta a Sant'Eframo da inizio '700 ai giorni nostri. Si scoprono così usi, costumi, abitudini di un quartiere dall'indole agraria ma confinante con Capodimonte, area amata dai sovrani. Emergono personaggi esotici, dalla forte caratterizzazione orientale, e poi le professioni, e tra queste spiccano i musici, con varietà di strumenti e di posture.
    Pubblicato un volume da Rogiosi Editore. Tutte le attività (visite guidate, conferenze, iniziative didattiche), sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, biglietto richiesto solo per il concerto di lunedì 2 dicembre, al clavicembalo Mario Sollazzo.
   

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