Sono Franco Cirelli, di 50 anni, e
Gerardo Pepe, di 45, i due lucani morti nell'esplosione avvenuta
ieri in un deposito Eni a Calenzano (Firenze). Lo hanno
confermato i sindaci di Cirigliano (Matera) - dove viveva
Cirelli - e di Sasso di Castalda (Potenza), comune di residenza
di Pepe, che era nato in Germania.
La notizia della morte dei due lavoratori ha lasciato
profonda impressione e profonda tristezza nei due piccoli paesi
lucani - dove sarà proclamato il lutto cittadino in occasione
dei funerali - e in tutta la regione. I due erano dipendenti
della 'Sergen', una ditta con sede a Grumento Nova (Potenza),
che opera nel settore della manutenzione degli impianti
petroliferi: nessuno dei responsabili ha voluto parlare con i
giornalisti. Nella stessa ditta lavora anche Luigi Murno, di 37
anni, di Villa d'Agri di Marsicovetere (Potenza), rimasto
gravemente ustionato e attualmente ricoverato a Pisa.
Cirelli aveva due figli piccoli, Pepe una figlia di 12 anni.
Nei due piccoli paesi - Cirigliano conta circa 300 abitanti,
Sasso di Castalda circa 700 - in tanti stanno raccontando ai
giornalisti che sia Cirelli sia Pepe erano due persone dedite a
lavoro e alla famiglia. "E' terribile sapere che due onesti
lavoratori sono usciti di casa e non vi sono più rientrati",
dicono, quasi all'unisono, i sindaci dei due Comuni, Marco
Delorenzo (Cirigliano) e Rocchino Nardo (Sasso di Castalda).
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