Un confronto tra due Paesi che sono "molto più che Nazioni", sono culture "dall'alchimia naturale" pronte a collaborare per strutturare un dialogo che potrà, in futuro, dare sempre più frutti. Il Villaggio Italia di Mumbai, l'expo itinerante che accompagna il tour mondiale dell'Amerigo Vespucci, ha fatto da cornice al dibattito tra Italia e India, organizzato nell'ambito del forum ANSA, l'evento organizzato dalla principale agenzia italiana in ogni tappa del giro del mondo del veliero della Marina Militare.
Sul palco si sono alternate istituzioni ed esponenti del mondo economico ed accademico di entrambi i Paesi, soffermandosi in particolare sulle opportunità che una nazione come l'India - che da poco ha soffiato alla Cina il primato dello Stato più popoloso del mondo - può offrire. "Uno degli obiettivi della collaborazione tra Italia e India - ha detto il neo-ambasciatore in India, Antonio Bartoli - è quello di facilitare il piano d'azione firmato tra i due Paesi che abbraccia diversi settori, dall'economia alla Difesa, dallo spazio fino alla cultura. Ma il settore più importante è quello delle persone".
L'ambasciatore si è soffermato in particolare sul crescete interesse dell'India "per le nostre università". "L'Italia - ha sottolineato - ha una forte attrattiva perché offre corsi di alto valore, con tariffe ragionevoli ed altissima qualità. C'è, però, anche una stretta collaborazione nel settore della ricerca. E poi c'è una leva europea che dobbiamo sempre più sfruttare per far sì che queste collaborazioni diventino poi strutturali". "Dobbiamo collaborare - ha concluso - anche per smontare gli stereotipi, facendo conoscere all'Italia un Paese che, per esempio, è terzo al mondo per start-up miliardarie ed è il quarto Paese che è andato sulla Luna".
Ma non solo. L'India, infatti, si conferma come la quinta economia mondiale, dietro solo a Stati Uniti, Cina, Germania e Giappone. "E' anche una delle più grandi aree commerciali a livello globale - ha sottolineato Lorenzo Tavazzi, di Teha-Ambrosetti -, e la sua crescita è destinata a rimanere costante negli anni. Nel 2028, se i dati saranno confermati, si prevede un Pil più grande di 2.260 miliardi di dollari, pari all'intera economia italiana ad oggi". E proprio con l'Italia crescono negli ultimi anni gli scambi commerciali. "Nel 2023 - ha sottolineato Tavazzi - l'Italia è stato il 24/mo partner commerciale dell'India. Ci sono grandi margini di crescita. Bisogna lavorare ancora di più e meglio insieme per un futuro di grande prosperità".
All'incontro, chiuso dalle testimonianze di carriere di successo di indiani in Italia e italiani in India, hanno preso parte anche l'amministratore delegato dell'agenzia indiana Pti, Vijay Joshi, e il direttore dell'Asia center di Sda Bocconi, Alessandro Giuliani. "La formazione - sono state le parole di Giuliani - è fondamentale per la crescita delle relazioni tra i due Paesi". Da una parte una nazione, come l'India, in crescente sviluppo, non solo demografico, e dall'altra un Paese, come l'Italia, che resta punto di riferimento mondiale di stile e cultura. "Siamo da sempre influenzati dall'Italia", ha detto Vijay Joshi, lanciando poi un video dedicato ai giovani indiani e al loro rapporto con il nostro Paese. Dal cibo al calcio, dai monumenti ai musei, l'Italia resta sempre - per citare una delle ragazze intervistate - "in cima alla lista dei Paesi che vorrei tanto visitare".
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